Marcello: Nicola Marcello (Fdi) presenta una interrogazione sui Centri di Assistenza Urgenza della città
17 novembre 2023
Interrogazione: Centri di Assistenza Urgenza Rimini
- Al Sindaco e Presidente della Provincia Dott. Jamil Sadegholvaad -
- All’assessore alla Sanitàdott. C. Gianfreda
Il sottoscritto Nicola Marcello, Consigliere Comunale del Gruppo Fratelli d’Italia, interroga le SS.VV, circa le richieste e le perplessità dei cittadini e soprattutto degli operatori sanitari in merito ai nuovi Centri di Assistenza Urgenza nel territorio di Rimini e Provincia-
PREMESSA
Come ormai ribadito da mesi anche in altre parti della Regione, tali presidi sanitari rappresentano a mio avviso l’ennesimo tentativo della Giunta Regionale di smantellare un sistema Sanitario simile a quello di altre Regioni, che sia pur con lacune , carenze e carrozzoni riesce a soddisfare almeno in parte le esigenze dei cittadini.
I Centri di Assistenza Urgenza ( CAU) nascono già con delle precarietà che ogni addetto del settore sanità vede senza lente di ingrandimento.
1 Presuppone una “autodiagnosi” del cittadino utente. In base al sintomo o male che il paziente accusa, deve decidere se recarsi al solito Pronto Soccorso, andare al CAU ( fino al Codice Verde) , o magari sentire con il proprio medico di famiglia( anche fuori orario di ambulatorio) , che a mio giudizio rimane sempre “l’architrave” del Sistema Sanitario Regionale e Nazionale o chiamare la Guardia Medica o meglio il servizio di continuità assistenziale. Pensate che confusione viene a generare nel “ malato” , questo ennesima trovata dei CAU. La criticità maggiore si rileva poi quando questa nuova struttura si trova lontana o dall’altra parte della Città rispetto al Pronto Soccorso dell’Ospedale che gode di parcheggio ( solo a Rimini a pagamento ancora?), di tutti gli strumenti diagnostici e degli specialisti in grado di fornire consulenza ai colleghi dei Pronto Soccorsoche per ogni turno lavoro dovrebbero essere decorati al merito.
Per gli addetti ai lavori non risulta difficile capire che un Codice di gravità, specie in autodiagnosi può variare nel giro di poche ore o minuti ed allora non vi pare che si sia speso tempo, denaro e soprattutto aver messo a rischio la vita dell’utente, la cosa più importante.
In altre parti della Regione l’assessorato può fare come vuole , ma a Rimini e Provincia, credo che i CAU , inutili per quanto sopraesposto, non possono essere concepito lontani dai presidi ospedalieri .
Non ci vuole un genio o un menager a capire che, come già avviene , i codici di bassa gravità vengono indirizzati dopo il triage ai colleghi medici più giovani che operano in una delle tante stanze dei Pronto Soccorso e che al bisogno possono chiedere velocemente il supporto di esami ematochimici, strumentali e le consulenze specialistiche necessarie con il semplice “andare a parlare”. La “Medicina” specie se in urgenza non si risolve con un semplice algo-ritmo o una formula matematica.
2 Quali Sanitari opereranno presso i CAU? Quelli della Continuità Assistenziale che state cercando di smantellare attraverso varie riforme e che negli ultimi trenta anni anno costituito un valido e costante punto di riferimento per i territori. Nel nostro poi, a prevalente impronta turistica, hanno spesso costituito una eccellenza anche per i visitatoti del fine settimana. Si pensa di impiegare nei CAU, come previsto dalle norme nazionali, i medici specializzandi . Ma in quanti pensate che nel nostro territorio accetteranno, visto che Rimini cenerentola in Regione non è sede di Facoltà di Medicina e Chirurgia e di conseguenza neanche di scuole di Specializzazione se non per pochi numeri.
Credete forse che un giovane medico del territorio specializzando a Bologna , Modena , Verona o Udine il fine settimana o peggio durante la settimana possa tornare a Rimini per essere impiegato nel CAU?
Se a Bologna o Ferrara, qualche specializzando per un CAU si può trovare a Rimini credo che sia veramente difficile .
Esistono altre numerose criticità di questo progetto dei CAU su cui ho taciuto per molto tempo , ma per il momento mi limito alle prime due : inadeguatezza ed scarsezza prevedibile di personale.
Alla luce di quanto sopraesposto:
CHIEDO:
1 Dove saranno collocati i CAU nella nostra Provincia?
2Il Servizio di Continuità Assistenziale ( Guardia Medica ) verrà rimodulato per sedi e tipologia di servizio?
3 Pensate di informare i cittadini con quei volantini che fanno un elenco banale di patologie e sintomi?
Fiducioso nell’impegno codesta amministrazione nel risolvere le problematiche rappresentate dallo scrivente , chiedo risposta scritta a salvaguardia dei cittadini.
Il Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia
Dott. Nicola Marcello