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Marcello: Marcello: "Stop all'antenna in via Argelli"

27 giugno 2020

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Il consigliere Nicola Marcello chiede la sospensione dell'installazione dell'antenna di telefonia mobile in via Argelli.

 .A seguito delle perplessità, delle preoccupazioni segnalatemi dai cittadini residenti nella zona dell’INA CASA  e di alcuni sopralluoghi effettuati chiedo  la rivalutazione del posizionamento e della  installazione dell’antenna in Via Argelli nel cuore del Quartiere 4 di cui sono stato amministratore per 10 lunghi anni .  
E’ la terza volta che nel giro di meno di un anno che intervengo contro la installazione di antenne a ridosso di civili abitazioni  di luoghi sensibili come scuole o centri anziani . 
Nel settembre scorso, dopo che i rilievi geologi avevano sconsigliano la installazione dell’antenna nel centro di un podere di via Selvapiana nella zona di Rimini Nord , i proprietari del civico numero 4 della stessa strada, nel giro di una settimana si videro posizionato il manufatto a pochi metri dalla loro abitazione senza nemmeno un minimo di preavviso e con un danno  patrimoniale non di poco conto arrecato. Non entro nel merito di quello che nella moderna medicina legale viene definito come danno psicologico ed esistenziale. 
Un mese e mezzo fa tutti gli abitanti di via Baroni a Viserba Monte hanno visto l’inizio della realizzazione di un manufatto alto trenta metri e sito a ridosso di pochi metri dai balconi di un condominio con più di dieci famiglie e con due scuole site al limite della distanza prevista dal regolamento comunale. Della “battaglia”  condotta  contro la sua installazione dai cittadini e da alcuni consiglieri comunali attendiamo tutti con ansia l’esito dopo la sospensione dei lavori. 
La risposta fornitami ieri alla mia interrogazione di un mese fa, mi lascia più dubbi di quelli da me sollevati e credo che al di là di essi la costruzione del manufatto venga definitivamente sospesa con un riesame della pratica e della localizzazione dell’antenna. 
Ma come “lumache” dopo la pioggia d’autunno, adesso spunta la realizzazione di una ulteriore antenna in via Argelli. Una piccola strada sita nel cuore  dell’Ina Casa , a ridosso del Parco Marecchia a non più’ di 200 metri dalle scuole Lambruschini e soprattutto  a ridosso di una delle più antiche scuole calcio di questa città che oggi si chiama River Delfini e che svolge la  propria attività proprio nel “Campo dei Delfini Rimini” la cui precedente gestione ha un vecchio contenzioso aperto con questa Amministrazione Comunale dopo il famoso bando di affidamento dei campi di calcio all’inizio della prima Giunta Gnassi . 
Per la cronaca quel bando lo ritengo un “grande flop” amministrativo che non ha dato un solo frutto di quanto si prefiggeva alla citta di Rimini. 
Anche nel caso della antenna in oggetto ovviamente massiva è la mobilitazione dei cittadini residenti che hanno superato le mille firme e crescente è la preoccupazione sia dal punto di vista della salute che dell’eventuale danno patrimoniale a carico degli immobili. 
Ho già chiesto, pochi  giorni fa, tramite accesso agli atti tutta la documentazione autorizzativa sulla antenna in questione e credo che al solito troveremo il parere favorevole di Arpae e la conformità all’attuale regolamento comunale che per la terza volta chiedo di rivedere.  
Chiedo tutto ciò soprattutto per il rispetto dei cittadini e per una salvaguardia da probabili effetti negativi magari oggi non noti ma frutto di future evidenze scientifiche.  
Sui rischi da campi elettrici e magnetici e sui danni da esposizione alla salute umana esistono numerosissimi studi scientifici, a volte anche con pareri non uniformi,  tanti altri ne sono in corso.  
Tuttavia è fuori di ogni dubbio che ci troviamo di fronte ad effetti di tipo non stocastico o probabilistico  che differiscono da quelli di tipo stocastico o deterministico che hanno un livello soglia e la cui gravità dipende dall’entità dell’esposizione. 
Per comprendere la fondatezza delle preoccupazioni da “proliferazione di antenne” esistono numerosissimi studi che documentano gli effetti a breve termine dei campi elettromagnetici  e gli effetti a lungo termine. Ovvio che questi ultimi sono frutto di studi in vitro su animali o di tipo epidemiologico.
Ma da amministratore e cittadino chiedo a voi sig. Sindaco e Signori della Giunta : ma un impianto situato a ridosso di  civili abitazioni ed in una zona cosi densamente popolata con un centro sportivo ed una scuola nelle vicinanze  è proprio necessario autorizzarlo?
Non sarebbe più adeguato per una “città modello” collocarlo  in zone isolate o impervie se proprio dobbiamo garantire un servizio? Si fanno campagne faraoniche da anni per il rispetto dell’ambiente ed io non posso che essere favorevole, ma contro l’inquinamento elettromagnetico, questa amministrazione cosa sta facendo? 
Questa Giunta per tramite di Lei Assessore si è impegnata a rivedere l’attuale Regolamento Comunale con il principio di tenere “i pali della telefonia” lontani dalle abitazioni . Oggi si  sta perseverando con un altro impianto considerato il numero di cittadini interessati, nella stessa direzione!
Non voglio sentire ancora dire che l’Italia è la Nazione con uno dei livelli più bassi di esposizione a campi elettromagnetici e che il “ministro Colao” voglia aumentare i livelli  a 61 V/m.  
Non trovate utile, come tanti Comuni in Italia stanno facendo tipo Morciano di Romagna , rivedere il piano degli insediamenti di telefonia mobile e se proprio necessario insediare i manufatti solo su terreno demaniale del Comune in modo che anche gli eventuali introiti vadano a sgravare le tasse dei Cittadini ? In molte parti in Italia diverse amministrazioni hanno già  preso questa decisione.   
Da queste semplici e comuni considerazioni credo che ci siano tantissimi motivi per evitare la realizzazione dell’ antenna telefonica in oggetto in un centro abitato non in quanto contrario alla tecnologia ma nel rispetto dei principi fondanti ed essenziali del vigente  Regolamento Comunale per la telefonia mobile che parla di  “minimizzare esposizione elettromagnetica”,  “minimizzare l’impatto visivo e paesaggistico ” ( traliccio di 30 metri!) ,  “privilegiare gli insediamenti in aree non adiacenti ad abitazioni private”, promuovere “la corretta informazione” dei cittadini.   Tutti buoni  intenti che non sembrano affatto applicati al nostro caso . 
Ad essi aggiungo un principio forse meno astratto e nobile ma direi di prim’ordine per tanti cittadini che hanno contratto un mutuo per l’acquisto della propria casa : “ la svalutazione economica dell’immobile o dell’area”.    
Alla luce ti quanto sovraesposto  e nel rispetto di una vasta comunità di con-cittadini  
CHIEDO :
1.La  sospensione  dell’iter realizzativo della antenna di via Argelli. 
2 . Una valutazione delle criticità espletate nel presente documento attraverso un confronto con i rappresentanti del  Comitato  dei cittadini della Zona . 
3 . Una revisione urgente del Regolamento Comunale sulla telefonia mobile adottando come criterio prioritario quello della lontananza dalle civili abitazioni di almeno 150 metri e di ubicare gli impianti solo su terreni di proprietà Comunale



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