Marcello (FdI): “Viabilità e parcheggi, a Rimini scelte alla cieca”

Marcello: Marcello (FdI): “Viabilità e parcheggi, a Rimini scelte alla cieca”

18 aprile 2022

Divisi politicamente, uno di sinistra, l’altro di destra; uniti nel bocciare l’ex sindaco Gnassi sul Parco del Mare e sulla chiusura del Ponte di Tiberio. Maurizio Melucci, voce autorevole del Pd riminese ed ex vice sindaco nella giunta Ravaioli, e Nicola Marcello, esponente di Fratelli d’Italia e vice presidente del Consiglio comunale, non fanno sconti alla riqualificazione urbana voluta dalla precedente Amministrazione comunale.

Marcello, l’ex vice sindaco Melucci (Pd) ha criticato duramente l’ex sindaco Gnassi su Parco del mare e chiusura ponte di Tiberio, accusandolo di «bulimia amministrativa». Che ne pensa?
«In merito all’affermazione dell’ex vice sindaco Melucci in parte condivisibile (ma a lui vorrei ricordare dei tanti piani urbanistici rimasti privi di servizi e parcheggi per lungo tempo!), ritengo sia più corretto parlare di troppi interventi in poco lasso di tempo, senza confronto con i cittadini, con le associazioni, con gli operatori economici e, forse, anche con i componenti della Giunta».
Ritiene il Parco del mare un’opera in tema con la Rimini del futuro?
«Ritengo che il Parco del Mare, o meglio una riqualificazione del lungomare meditata, fatta per step successivi, possa essere il futuro di Rimini. “Senza fretta, ma senza sosta” dovrebbe essere la linea maestra di un ottimo amministratore. Dopo la riqualificazione di Rimini Nord (da Viserba a Torre Pedrera) in cui io pur dall’opposizione mi astenni in consiglio, a seguito di numerosi incontri con i cittadini e soprattutto con gli operatori turistici, credo che bisognava realizzare il nuovo lungomare partendo proprio dall’area del “triangolone” e procedendo per tappe successive. Magari procedendo solo per il lungomare Spadazzi come già fatto. Il tutto ovviamente partendo dai sotto-servizi e dai parcheggi e dalle vie di accesso ad essi».

La realizzazione del Parco ha provocato una carenza di parcheggi in zona mare, cosa fare ora?
«Visto il caos che si verificherà a breve per raggiungere il lungomare dopo aver realizzato un nuovo lungomare senza aree di sosta vicine, credo sia necessario dare una informazione capillare con qualunque mezzo ai turisti su come raggiungere il mare o le strutture alberghiere prescelte, permettendo loro di fruire di navette e bus gratuiti dal parcheggio “scambiatore”. Questo può rappresentare il “cortisonico del momento”. Ma bisogna anche, urgentemente, correre ai ripari requisendo aree private di volontari o cambiando la destinazione d’uso di tante strutture desuete a mare della ferrovia per creare un numero di posti auto maggiore ed in grado di sopperire al “mal tolto”. Tutto questo attraverso accordi pubblico-privato, che non ci sono stati nelle famose “manifestazioni d’interesse” del nuovo lungomare. Tanto sbandierate ma mai realizzate».

Federmoda Rimini ha lanciato una proposta ecosostenibile: realizzare un parcheggio multipiano da 1.000 posti auto all’ex teatro Novelli, una sorta di bosco verticale autosufficiente con pannelli solari sul tetto e con un hub per corrieri merci e bus turistici al piano terra. La ritiene realizzabile?
«Credo che sia percorribile o quanto meno da non scartare».

Consigliere, pensa che questo caos-parcheggi potrà incidere economicamente sul settore turistico riminese?
«Da riminese e da amministratore credo che bisogna evitare in ogni modo che questa “carenza acuta” di parcheggi e la viabilità stravolta senza alternative incidano economicamente sul settore turistico riminese. Ma il rischio è alto».

La chiusura del ponte di Tiberio ha provocato una paralisi della viabilità su certe vie cittadine: è stata un’operazione azzeccata secondo lei?
«La chiusura del ponte di Tiberio, che a mio parere andava fatta anche prima, è stata sbagliata nei tempi e nei modi. Prima bisognava realizzare un collegamento a valle ed uno a monte di esso, evitare la paralisi del Rione Clodio, valutare i flussi di traffico derivanti dalla sua chiusura, e poi realizzarla. Come per i parcheggi si è fatto tutto alla “cieca” lasciando la città e soprattutto coloro che vi arrivano smarriti e privi di alternative».

Marcello, anche a Viserba lamentano una carenza di parcheggi in zona mare: quale misura andrebbe presa?
«E’ ovvio che anche a Viserba lamentino la carenza di parcheggi. Ma confrontandomi con i cittadini distinguerei due tratti. Dalla via Polazzi in sù la situazione è meno critica ed un parcheggio silos davanti alle scuole ed uno davanti alla stazione accoglierebbero anche i mille residenti che andranno a breve sulla via Paolo Marconi. Dalla via Polazzi verso Rivabella la situazione, invece, è più complessa. Solo con un cambio di destinazione d’uso delle tante strutture ricettive desuete e con accordi pubblico-privato si potrà cercare di rimediare ad una situazione direi a volte disperata in cui non trovano posto nemmeno i residenti, figuriamoci i turisti o coloro che si recano nelle strutture ricettive della zona».



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