Marcello chiede più strutture per isolare contagiati non gravi

Marcello: Marcello chiede più strutture per isolare contagiati non gravi

17 aprile 2020

Con un’interrogazione rivolta a sindaco e vicesindaco, il consigliere comunale Nicola Marcello chiede un incremento, anche attraverso la requisizione da parte delle autorità, di strutture che possano accogliere pazienti positivi al coronavirus ma asintomatici o con sintomi lievi, per poter contenere il rischio di diffusione del contagio. Il consigliere cita anche il caso di Vo Euganeo, dove l’isolamento dei contagiati ha alzato il tasso di guarigione. Marcello sollecita adeguate dotazione di DPI per il personale sanitario e chiede anche che un luogo dell’ospedale sia intitolato al medico Maurizio Bertaccini scomparso martedì.
L’interrogazione di Marcello:
In merito all’emergenza in oggetto, credo che alcuni correttivi, senza polemiche, ma solo a titolo collaborativo vadano fatte rispetto a quanto e quando si sta facendo sul territorio. Pur occupandomi a fianco di alcune associazioni di categoria, fornendo indirizzi e linee guida sanitarie, per la ripesa economica commerciale del territorio, la cosiddetta fase 2, credo che la fase 1 sanitaria vada attenzionata ancora in maniera prioritaria in quanto ritengo che la tutela della salute dei cittadini sia il bene primario da perseguire di una amministrazione.
Innanzitutto credo che questo Consiglio debba proporre alla Asl l’intitolazione di un luogo del nostro Ospedale al dott. Maurizio Bertaccini, medico e diacono della Provincia deceduto proprio ieri “sul campo” per l’emergenza Covid 19 .
A due mesi dall’emergenza non è tollerabile che il personale sanitario di ogni ordine e grado sia fornito ancora a stento di DPI giornalieri monouso ( Mascherine adeguate, camici, cappellini, maschere facciali etc,) e che non sia sottoposto di ruotine a tamponi almeno mensili che evitano che operatori da “ medaglia d’oro al valor civile ” come i medici di medicina generale siano veicoli di Covid-19 verso pazienti sani, visitati magari per altri motivi. Allo stesso modo credo che il personale delle forze di polizia, compresi i dipendenti della Polizia Municipale, vada sottoposto almeno prioritariamente ad indagini sierologiche di screening come sta avvenendo per alcuni operatori sanitari.
Come enunciato anche in un mio Odg del 20/03/2020 già iscritto all’ordine del giorno, credo che nella città di Rimini vadano requisite e locate dalla Regione o Protezione Civile per il tramite delle Autorità competenti ( Prefetto, Sindaci, Asl,) delle strutture alberghiere dove collocare in primis tutti i pazienti positivi al test ma asintomatici o paucisintomatici ed i pazienti in quarantena con sintomi iniziali, o dimessi dall’ospedale ma non ancora dichiarati guariti . Non può esserci una sola struttura a Cattolica , che solo per la lontananza viene rifiutata da tanti nostri concittadini. La città di Rimini vanta la quasi metà della popolazione della Provincia.
Concentrando queste persone in strutture simili si facilita il supporto logistico , sanitario e psicologico (ormai spesso richiesto) e si garantisce un controllo più efficiente del rischio di disseminazione del virus.
Questo risponde ad un vecchio concetto di Sanità Pubblica che aveva portato alla creazione degli “ospedali sanatori ” nella metà del ‘900 ed ai “lazzaretti” di Manzoniana memoria. Il tutto al fine di isolare gli ammalati non meritevoli di trattamento ospedaliero per evitare il contagio di familiari, di conoscenti e di eventuali condomini vista la diffusione subdola ed insidiosa del Covid-19.
In tal modo , ad esempio in una struttura alberghiera , si garantisce con più sicurezza, anche un confort di vita accettabile a coloro che devono guarire in un periodo ancora non definito nell’attesa dei famigerati due tamponi negativi .
Si facilitano anche i compiti dei sanitari del 118 che al posto di monitorare i sintomi di tutti i casi positivi in luoghi diversi, magari anche distanti tra di loro, in una unica sortita possono controllare più pazienti che ne facciano richiesta con risparmio dei tempi di attesa, di impiego di personale e di dispositivi di protezione individuale.
Cosa ancora più interessante è che l’isolamento dei contagiati ( sintomatici e non ) non solo è risultato capace di proteggere dal contagio altre persone ma è stato in grado di attenuare dall’evoluzione grave della malattia i soggetti colpiti e bisognevoli di cure poiché il tasso di guarigione nei pazienti infettati, se isolati, è stato nel 60 per cento dei casi pari a soli 8 giorni , come nel caso di Vo Euganeo .
E’ ormai un dato acclarato che il numero casi positivi e quindi potenziali diffusori del contagio è almeno il doppio di quello diagnosticati .
Occorre ancora a lungo perseguire l’obiettivo dell’isolamento del paziente sintomatico con febbre , tosse , dispnea positivo o non al tampone e portalo in ospedale per le cure qualora necessario e fare la “caccia” al paziente asintomatico ma possibile vettore di infezione su larga scala per motivi professionali.
Si potrebbero obiettare i costi, ma credo che, una giornata di degenza in terapia intensiva ( 2000-2500 euro) ed un raddoppio di vite umane perse se non si attua una adeguata strategia preventiva, pareggiano e superano di gran lunga qualunque impegno economico pubblico.
Recentemente , come da me sollecitato da ormai un mese, anche la Regione Puglia ha individuato 1500 posti letto in alberghi per le finalità sottolineate sopra.
A completezza di quanto sopra, vorrei che fosse chiaro a noi come a tanti nostri concittadini il numero medio dei tamponi, che vengono eseguiti nella nostra Provincia giornalmente, i tempi medi di risposta e se è vero che alcuni vengono inviati anche in laboratori convenzionati fuori Regione per essere esaminati. Pare infatti che alcune risposte di una giornata particolare siano arrivati con notevoli ritardi proprio a causa dell’utilizzo di un laboratorio non della nostra ASL. Allo stesso modo sarebbe opportuno conoscere quante mascherine al giorno vengono messe a disposizione nel nostro Comune, se sono stati effettuati interventi di sanificazione di strade ed altri luoghi pubblici esterni e se sono stati aggiunti ai fondi statali altri di questa amministrazione per i buoni pasto.
ALLA LUCE DI TUTTO CIO’ CHIEDO :
1.L’individuazione nel nostro Comune di strutture alberghiere collettive per la degenza di pazienti positivi ma non sintomatici o pauci-sintomatici e non bisognevoli di ricovero.
2 . Una “campagna massiva” di test-tampone ed esami sierologici verso lavoratori esposti a contatti plurimi ( in primis sanitari e forze di polizia,etc ) e potenzialmente diffusori del contagio.
3.Estendere la possibilità di poter effettuare test sierologici anche presso laboratori analisi privati
4.Distribuzione indifferibile di dispositivi di protezione individuale adeguati alle medesime categorie ed in particolare ai medici di medicina generale e di continuità assistenziale, ancora carenti.
5 Interventi di sanificazione di strade e piazze cittadine.



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