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Marcello: Marcello: "Antenna a Miramare, sospendere subito l'iter"

20 novembre 2020

Stop all'installazione della nuova antenna di telefonia mobile a Miramare. A chiederlo è il consigliere comunale Nicola Marcello. Di seguito il testo della sua interrogazione.
"A seguito delle perplessità, delle preoccupazioni segnalatemi dai cittadini residenti nella zona Miramare  e di alcuni sopralluoghi effettuati chiedo  la rivalutazione del posizionamento e della  installazione dell’antenna nel cuore del Quartiere 3 di Miramare in fui cui il primo degli eletti nel lontano 2001.  
E’ la quarta volta che nel giro di poco più di un anno che intervengo contro la installazione di antenne a ridosso di civili abitazioni e  di luoghi sensibili come scuole o centri anziani . 
Nel settembre scorso, dopo che i rilievi geologi avevano sconsigliano la installazione dell’antenna nel centro di un podere di via Selvapiana nella zona di Rimini Nord , i proprietari del civico numero 4 della stessa strada, nel giro di una settimana si videro posizionato il manufatto a pochi metri dalla loro abitazione senza nemmeno un minimo di preavviso e con un danno  patrimoniale non di poco conto arrecato. Non entro nel merito di quello che nella moderna medicina legale viene definito come danno psicologico ed esistenziale. 
Ad aprile tutti gli abitanti di Viserba Monte vedevano  l’inizio della realizzazione di un manufatto alto trenta metri e sito a ridosso di pochi metri dai balconi di un condominio con più di dieci famiglie e con due scuole site al limite della distanza prevista dal regolamento comunale. Della “battaglia”  condotta  contro la sua installazione dai cittadini e da alcuni consiglieri comunali pochi giorni fa sono stati raccolti i frutti .
A fine giugno scoppia il caso di una ulteriore antenna in via Argelli. Una piccola strada sita nel cuore  dell’Ina Casa , a ridosso del Parco Marecchia a non più’ di 200 metri dalle scuole Lambruschini e soprattutto a ridosso di una delle più antiche scuole calcio di questa città che oggi si chiama River Delfini.
In questi giorni si apprende della installazione di una mega-antenna su un noto albergo di Miramare ed anche questa volta non lontano da un noto asilo gestito da Suore.   
Anche nel caso della antenna in oggetto ovviamente massiva sarà la mobilitazione dei cittadini residenti che hanno  già superato le 500  firme e crescente è la preoccupazione sia dal punto di vista della salute che dell’eventuale danno patrimoniale a carico degli immobili. 
Credo che al solito la documentazione autorizzativa sulla antenna in questione sia già stata acquisita senza che ovviamente i cittadini fossero minimamente coinvolti . Tutto ciò non sarebbe accaduto se fossero in essere i Quartieri.    
Chiedo tutto ciò soprattutto per il rispetto dei cittadini e per una salvaguardia da probabili effetti negativi magari oggi non noti ma frutto di future evidenze scientifiche.  
Sui rischi da campi elettrici e magnetici e sui danni da esposizione alla salute umana esistono numerosissimi studi scientifici, a volte anche con pareri non uniformi,  tanti altri ne sono in corso.  
Tuttavia è fuori di ogni dubbio che ci troviamo di fronte ad effetti di tipo non stocastico o probabilistico  che differiscono da quelli di tipo stocastico o deterministico che hanno un livello soglia e la cui gravità dipende dall’entità dell’esposizione. 
Per comprendere la fondatezza delle preoccupazioni da “proliferazione di antenne” esistono numerosissimi studi che documentano gli effetti a breve termine dei campi elettromagnetici  e gli effetti a lungo termine. Ovvio che questi ultimi sono frutto di studi in vitro su animali o di tipo epidemiologico.
Ma da amministratore e cittadino chiedo a voi sig. Sindaco e Signori della Giunta : ma un impianto situato sopra un albergo , a ridosso di  civili abitazioni ed in una zona cosi densamente popolata con un asilo vicino è proprio necessario autorizzarlo?
Non sarebbe più adeguato per una “città modello” collocarlo  in zone isolate o impervie se proprio dobbiamo garantire un servizio? Si fanno campagne faraoniche da anni per il rispetto dell’ambiente ed io non posso che essere favorevole, ma contro l’inquinamento elettromagnetico, questa amministrazione cosa sta facendo.  I turisti che lo vedranno cosa penseranno ? 
Questa Giunta per tramite di Lei Assessore si è impegnata a rivedere l’attuale Regolamento Comunale con il principio di tenere “i pali della telefonia” lontani dalle abitazioni . Oggi si  sta perseverando con un altro impianto considerato il numero di cittadini interessati, nella stessa direzione!
Non trovate utile, come tanti Comuni in Italia stanno facendo tipo Morciano di Romagna , rivedere il piano degli insediamenti di telefonia mobile e se proprio necessario insediare i manufatti solo su terreno demaniale del Comune in modo che anche gli eventuali introiti vadano a sgravare le tasse dei Cittadini ? In molte parti in Italia diverse amministrazioni hanno già  preso questa decisione.   
Da queste semplici e comuni considerazioni credo che ci siano tantissimi motivi per evitare la realizzazione dell’ antenna telefonica in oggetto in un centro abitato non in quanto contrario alla tecnologia ma nel rispetto dei principi fondanti ed essenziali del vigente  Regolamento Comunale per la telefonia mobile che parla di  “minimizzare esposizione elettromagnetica”,  “minimizzare l’impatto visivo e paesaggistico ” ( traliccio su un albergo!) ,  “privilegiare gli insediamenti in aree non adiacenti ad abitazioni private”, promuovere “la corretta informazione” dei cittadini.   Tutti buoni  intenti che non sembrano affatto applicati al nostro caso . 
Alla luce ti quanto sovraesposto  e nel rispetto di una vasta comunità di con-cittadini  
CHIEDO :
1.La  sospensione  dell’iter realizzativo della antenna di via in località Miramare. 
2 . Una valutazione delle criticità espletate nel presente documento attraverso un confronto con i rappresentanti del  Comitato  dei cittadini della Zona . 
3 . Una revisione urgente del Regolamento Comunale sulla telefonia mobile adottando come criterio prioritario quello della lontananza dalle civili abitazioni di almeno 150 metri e di ubicare gli impianti solo su terreni di proprietà Comunale"



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