Intervista da Geronimo Magazine a Nicola Marcello

Marcello: Intervista da Geronimo Magazine a Nicola Marcello

05 dicembre 2019

Questi sono solo alcuni spunti del mio programma per il Nostro Territorio....
Il resto facciamolo insieme attraverso i miei contatti

 
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A 56 anni Nicola Marcello spicca il balzo verso le elezioni Regionali del 26 gennaio. Una decisione presa dopo tanti anni di militanza in Consiglio comunale a Rimini e in Forza Italia dove attualmente ricopre la carica di Vice-Commissario Regionale con delega per la Romagna.

Tutto cominciò…
Sono nato in un borgo di un comune di 7mila abitanti della provincia di Chieti, ho frequentato il liceo classico, pur appartenendo ad una storica famiglia di imprenditori agricoli dediti alla zootecnia ed alla olivicoltura, con la voglia e la passione di dedicarmi alla Medicina. Oltre alla dedizione per lo studio e per le attività dell’azienda di famiglia mi sono sempre interessato di calcio giovanile e attività parrocchiali e sociali. Al termine degli studi liceali ho conseguito la laurea con lode presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia di Chieti. Ho vinto il concorso nella Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale dello stesso Ateneo. Giornalmente e gratuitamente ho preso parte alle attività di Reparto della Patologia Chirurgica, di sala operatoria e di diagnostica vascolare”.  

Poi è iniziata la carriera militare…
“Dovendo assolvere agli obblighi di leva, ho partecipato al Concorso per allievi Ufficiali di Complemento per l’Aeronautica Militare e risultando vincitore, al termine del Corso Applicativo presso la Scuola di Firenze, ho scelto come destinazione la Base  Aerea del 5° Stormo di Miramare di Rimini dividendomi per 4 anni  (fino a fine Specializzazione)  tra scuola di Specializzazione e ruolo di Ufficiale Medico. Risultando vincitore del Concorso per sei Ufficiali Medici in servizio Permanente effettivo nel 1993 ho chiesto di essere assegnato nuovamente presso la stessa Base Aeronautica di Rimini e dal 1994 ho preso residenza a Rimini dove sono nati i miei figli: nel 1998 il primogenito, Alex, oggi studente in Medicina e Chirurgia a Bologna e nel  2004 Nicolò, liceale. Dal 1999 al 2002 ha frequentato la Scuola di Specializzazione in Medicina del Lavoro presso la Facoltà di  Medicina e Chirurgia di Ancona”.  

Tanti riconoscimenti per lei, vero?
“Durante gli anni di servizio in qualità di Ufficiale Medico, mi sono stati tributati ben 15 Elogi e 4 Encomi per le innumerevoli attività svolte anche fuori dai confini nazionali (Albania, Kossovo), ho svolto vari  incarichi quali Dirigente Sanitario, Capo Infermeria di Corpo, Capo Sezione Medicina del Volo, Capo Sezione Medicina del Lavoro,  Membro di Commissione presso C.M.O.. Sono autore di 15 pubblicazioni riguardanti l’endocrinochirurgia, l’aerofisiologia e i disturbi da stress lavoro correlato. Le quattro principali esperienze in ambito militare: il conseguimento dell’abilitazione quale Equipaggio Fisso di Volo su velivoli HH3F nel 1991, l’operazione di rientro del primo ferito della guerra in Bosnia presso lo scalo di Miramare di Rimini nel gennaio 1996, un convegno sulla Bioteca organizzato con il Cardinale Tonini nel 2003,  la stipula di una Convenzione tra Sanità Militare Nazionale e Regione Emilia Romagna nell’ambito della formazione del personale,  sviluppo ed accrescimento delle capacità operative e  sinergie nel campo del bioterrorismo. Di tale progetto, primo in Italia ad essere realizzato, sono stato il delegato e relatore per il Ministero Difesa”.

Fuori dall’Italia anche tante esperienze…
Ne cito due fatte nel periodo di Natale in Kossovo a supporto del contingente Italiano e delle popolazioni locali dilaniate dalla guerra, dai conflitti etnico-religiosi e dalla povertà. Ricordo con grande soddisfazione la guarigione da una brutta ustione di un bambino lattante dopo due mesi di trattamenti ininterrotti. E poi, il più triste, la morte di tre colleghi militari a seguito di due distinti incidenti di volo”.

Scopriamo qualcos’altro di lei, al di fuori dell’attività politica dove per la lunga militanza ormai la conoscono tutti
“Cattolico, frequento una scuola di comunità a cadenza quindicinale. Due le mie passioni principali: il ballo liscio (non praticato) ed il calcio giovanile. La pratica di qualunque sport la ritengo” il sale” per la crescita di ogni bambino-adolescente. Come ribadito anche in un recente incontro della CDO Romagna, a cui appartengo da due anni, credo che essere impegnato nello sport aumenta il livello di socializzazione di ogni adolescente, lo prepari alle sfide in ambito scolastico, lavorativo, professionale e della vita in genere. Dal 2007 ho seguito quasi sempre i miei figli nei vari tornei e campionati provinciali e nazionali. Entrambi hanno indossato la maglia delle giovanili del Rimini e del Santarcangelo. Uno anche del Bellaria”.

Ma è vero che ha fatto anche il medico accompagnatore di squadre di calcio?
“In 5/6 occasioni, essendo iscritto nei ruoli tecnici della FIGC, in emergenza sono stato chiamato a titolo gratuito,  dai direttori sportivi, a sedere sulle panchine di Berretti e prima squadra  di Rimini e Santarcangelo”.

Il richiamo della politica è stato come quello delle sirene per Ulisse?
“Proprio la passione, il cuore e l’umiltà che metto nelle cose che faccio credo che mi abbiano portato ad essere il più votato nei Quartieri a Rimini nel 2001 e 2006 ed alle elezioni comunali del 2011 e 2016. Nonostante l’esclusione inaspettata dalle candidature alle politiche del 2018, (tanti delusi si defilarono) sono stato il responsabile della campagna elettorale di Forza Italia in Romagna e nella provincia di Rimini in particolare. Ritengo di aver dato almeno un piccolissimo contributo alle elezioni dei Senatori Barboni e Bernini. In questi giorni sto incontrando tantissime persone e credo che dei frutti si vedranno. Sto condividendo con tanta gente delle linee di programma mie che certamente saranno incluse in quelle di Forza Italia e della coalizione di centro-destra con la bravissima Lucia Borgonzoni Presidente”.

Quali priorità ha scelto?
“Per il nostro territorio i punti cardine sono almeno una decina a stare stretti. Rubo spazio, ma si rende necessario indicarne alcuni. Cominciamo dalla riduzione dell’addizionale Irpef regionale; poi autonomia regionale nell’ambito dei 15-17 punti consentiti; la sicurezza del territorio attraverso incremento delle dotazioni organiche della polizia municipale, maggiori fondi ai comuni per l’installazione di telecamere e video-sorveglianza, una Cittadella della sicurezza a Rimini. A tal proposito credo che, viste le numerose ed irrisolvibili problematiche di via Ugo Bassi, considerate le carenze logistiche (parcheggi , spazi etc) di Piazzale Bornaccini, la soluzione della  “Caserma Giulio Cesare” sia la più adeguata. Ottime le nuove caserme dei carabinieri di Bellaria Igea Marina e Riccione; Emergenza ambientale: lotta al dissesto idrogeologico e prevenzione dei danni alle spiagge; Viabilità e servizi: necessaria e vitale la statale 258 Marecchiese bis che sbocchi in un terzo casello autostradale al servizio anche della Fiera. Potenziamento dell’Aeroporto. Sviluppo di maggiori servizi per la Fiera; Sanità e servizi alla persona: tutela dei piccoli presidi ospedalieri (Novafeltria, Santarcangelo, Cattolica, Morciano), evitare la “fuga dei primari” dai Reparti, ripianamento ed incremento delle dotazioni organiche di   medici, tecnici ed infermieri, reintroduzione della compartecipazione sanitaria, taglio alle liste di attesa anche attraverso la “certificata” convenzione di piccole strutture private, creazione di “veri” nuclei di Cure Primarie con valorizzazione e tutela dei Medici di Medicina Generale. Facoltà di Medicina e Chirurgia a Rimini o comunque adiacente al promesso Policlinico della Romagna; Turismo e spiagge: Riqualificazione dei lungomare da Bellaria Igea Marina a Cattolica, tutela dell’arenile, stabilizzazione con intervento della Regione, dello Stato e dell’Europa, delle concessioni demaniali marittime. Vivere il mare 12 mesi all’anno giorno e notte.  Abbattimento dei costi di concessione edilizia per la riqualificazione alberghiera, incentivi per le  strutture che privilegiano gli spazi comuni e per il Wellness ed il benessere della persona. Cambi di destinazione d’uso per tante strutture ricettive ormai desuete e prive di servizi; Scuola, politiche giovanili e sociali: creazione in ogni comune di concerto con la Regione di uno sportello per accedere con competenza e specificità ai fondi europei (FSE) nel campo della scuola, degli asili nido e delle infrastrutture sociali. Tali fondi non sostituiscono ma si aggiungono a quelli nazionali e servono nella lotta all’abbandono scolastico, a promuovere la mobilità degli studenti e soprattutto a fornire nidi gratis fino 3 anni per le famiglie a basso reddito; Lavoro, impresa, commercio: Aprire per ogni capoluogo di provincia uno sportello per il Fondo Europeo di adeguamento alla  globalizzazione (FEG). Esso consente di sostenere i lavoratori in esubero, rimodulare le loro competenze, favorire una formazione professionale adeguata, reinserire i lavoratori in nuovi cicli produttivi. Abolizione di qualunque tassa regionale per nuove aziende fino tre anni. Detassazione degli oneri comunali per le piccole attività commerciali. Stop a nuovi centri commerciali quali quello progettato a Misano; Sport e tempo libero:,Creazione di una cittadella dello sport per ogni capoluogo di provincia in cui trovino collocazione anche gli sport minori. Bonus regionali per palestre e piscine ai cittadini al di sotto dei 18 anni e per quelli al di sopra dei 65; Agricoltura: lotta al dissesto idrogeologico, maggiori fondi regionali a tutela della lotta fitoparassitaria (emergenza cimice asiatica), tutela dei consorzi per prodotti specifici del luogo, contenimento dell’invasione di prodotti da altri stati; Famiglia: Tutela della genitorialità, nido gratuito fino ad un anno, contributi per le scuole privare che praticano il tempo pieno”. 
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